• Pedalando a Rimini •
Inutile nascondersi: Rimini è la città più popolosa e più importante della riviera romagnola. Si estende per 15 km lungo la costa adriatica. Ricca di hotel, locali notturni, spiagge e impianti sportivi ed è il centro nevralgico del turismo mondano di tutta la riviera.
Da oltre 160 anni è nei ricordi dei vacanzieri con i suoi 230 stabilimenti balneari, 1200 alberghi e parchi divertimento. Il mare fa parte del modo di vivere ed è ricordato anche per la scenografia dei film di Fellini. Ma Rimini è molto di più, perché a livello storico-culturale non ha nulla da invidiare alle altre città dell’Emilia Romagna. È stata una città ambita e contesa, capitale della signoria dei Malatesta, e conserva tutt’oggi numerose antiche e preziose testimonianze del tempo.
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Monte Ventoso
90 km da percorrere in un tour che ci porta da Rimini fino all’ antica Repubblica di San Marino. Due salite impegnative che mettono a dura prova le gambe meno allenate e di certo non renderanno la vita facile nemmeno ai ciclisti più in forma.
Da Rimini si parte verso la collina di Covignano. Si imboccano le tortuose coste di Sgrigna, una strada piena di curve e salite che da Rimini porta a Verucchio, lungo la quale si possono ammirare i vigneti dell’omonimo Sangiovese Doc.
Prima di raggiungere Verucchio, una sosta obbligata la merita il paese di Santarcangelo, il paese di Tonino Guerra. Da qui altri 10 km di saliscendi prima di imboccare la salita per Verucchio e la sua Rocca Malatestiana. 4 km di una salita non proprio semplice da affrontare con un passo regolare senza esagerare. Il percorso continua verso il bivio per San Marino e seguendo le indicazioni per il Monte Ventoso. 4 km di una salita dura, con tratti al 18%. Una salita che gli appassionati ricorderanno per la memorabile cronoscalata del Pirata al Giro d’Italia 1997. Dopo essere giunti a Borgo Maggiore l’ascesa prosegue più dolcemente per 6 km fino a Faetano ad una pendenza media del 6%.
Arrivati in cima 15 km in mezzo alle verdi colline che da San Marino ci riportano a Rimini utili per sciogliere le gambe.
Vista la pendenza di alcuni tratti si consiglia un 39×25.
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Valconca e i suoi borghi medievali
Per questa sfida si parte da Misano adriatico, famoso per il circuito sul quale ogni anno sfrecciano le Moto Gp.
68 km che ci porteranno a salire verso i borghi medievali situati nell’entroterra.
I primi 8 km sono di riscaldamento e ci conducono verso San Giovanni in Marignano con la prima ascesa di giornata a Santa Maria del Monte, per proseguire poi verso Saludecio e Mondaino; 12 km di pendenze continue e abbastanza regolari attorno al 6%.
La fatica però è addolcita dalla presenza di borghi ricchi di fascino e storia che conservano, in alcuni casi, intatte le tracce medievali. Dopo Mondaino è concesso un po’ di relax per 8 km fino ad arrivare al tratto più duro, con 3 km di antipasto che salgono fino a San Giovanni, e poi i successivi 3, molto duri, che salgono al monte Osteriaccia dal quale si gode di una delle viste più complete e suggestive del Montefeltro e dell’interno Ducato di Urbino.
Finalmente si scende, prima quasi impercettibilmente verso Monte Altavellio poi con decisione a Fratte. Dal km 42 in poi, l’itinerario propone un tratto in pianura sino a Santa Maria del Piano ed la discesa finale sino a Misano.
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Nella “giungla degli alberi di castagno” (MTB)
32 km molto impegnativi ma allo stesso tempo suggestivi. 19 di questi chilometri si sviluppano su strada sterrata, con un dislivello importante di 1.870 mt e che in alcune salite metterà a dura prova anche gli scalatori più dotati.
Il percorso parte da Ponte Verucchio dirigendosi in direzione Madonna di Saiano. La salita di via Poggiolo che conduce fino a Torriana ci fa capire fin da subito che il circuito odierno non scherza, con una pendenza media del 8,3% e punte del 25%.
Si abbandona la strada asfaltata per imboccare una discesa ripida su un sentiero fino al fiume Uso. Dopo qualche km un’altra salita ci condurrà a Ginestreto, che, una volta attraversato, ci porterà al luogo più suggestivo del percorso, la Giungla dei Castagni. È il castagneto più noto della Valmarecchia, dove si ergeva, su di uno sperone di roccia, l’antico castello detto “castellaccio”. Lungo uno stretto crinale si scende per raggiungere la strada che conduce alla rocca di Montebello, noto in tutta Italia per la leggenda del fantasma di Azzurrina che si svolge nelle stanze del castello. Si scende a Torriana per Madonna di Saiano e si ritorna al punto di partenza, Ponte Verucchio.
Consigliamo moderazione nell’affrontare le salite per i bikers meno allenati, viste le arcigne pendenze delle 4 salite, e moderazione per tutti anche nelle discese, molto ripide e su fondo sterrato o in ghiaia.
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I “Gozzi Riminesi” (MTB)
Il percorso in questione misura 42 km con un dislivello totale di 520 mt, e ripercorre il tragitto della manifestazione cicloturistica di MTB “Gozzi Riminesi”, cioè quelle salite in successione, di breve lunghezza, talmente ripide e “spaccagambe” da mettere al tappeto anche gli atleti più in forma.
Si parte da Rimini in direzione Villa Francolini, dirigendosi verso Calorè, San Paolo, Casalecchio, Il Fondo e tornando poi alla volta di Rimini. Si costeggiano note ippovie e numerose aziende agricole.
Leggendolo sulla carta, il percorso non pare impossibile, ma si contano almeno dieci strappi in salita, con pendenze anche del 20%, che vanno dalla lunghezza di qualche centinaia di metri a circa 1 km e mezzo; le discese brevi e ripide non permettono il completo recupero dello sforzo appena fatto. Tutto ciò verrà ripagato dalla meravigliosa vista in cima agli strappi, con vedute che spaziano fino a San Marino, Verucchio, Santarcangelo e Rimini.
Consigliamo di munirsi di borracce capienti vista l’assenza di punti di abbeveraggio lungo il percorso. Inoltre, sconsigliamo di affrontarlo a seguito di piogge, poiché il terreno è molto argilloso e si attacca alle gomme.
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