• Pedalando a Cesenatico •
Capitale delle vacanze all’insegna del sole, del mare, del divertimento ma anche e soprattutto dello sport, Cesenatico, è certamente una tappa imperdibile per tutti gli amanti delle due ruote. Dolce nel paesaggio ma impegnativo quando si entra nel suo entroterra, Cesenatico, offre innumerevoli percorsi ciclistici poco trafficati e ben tenuti, ideali per tutte le gambe: dai numerosi percorsi pianeggianti che corrono tra Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone ai sui colli che caratterizzano la Gran Fondo Nove Colli, la più amata dai cicloturisti, che ogni anno attira più di 10.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo.
Qua è nato, ha vissuto e si allenava il glorioso Marco Pantani che in questi colli non smise mai di pedalare. Da amanti del ciclismo, non potete certo dimenticare di visitare anche lo Spazio Pantani, che vi permetterà di ripercorrere la celebre carriera del Pirata.
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• Dove pedalare a Cesenatico •
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Il Carpegna di Marco Pantani
Questa è la montagna di chi la sa amare, l’ha sognata e ha deciso di farla una, due, tre, infinite volte, diventando la propria palestra. Come il Pirata, Marco Pantani, nato a quota zero, Cesenatico, che si è scoperto grande corridore sulle Grandi salite del ciclismo che conta.
Nonostante si tratti di una salita corta, 6 km dal centro abitato di Carpegna (750 metri slm), si arriva a quota 1.358 metri slm. Non vi basterà il 39×25 per arrivare alla vetta. Lo stesso Pirata utilizzava il 39×19/21 nel tratto più duro.
Fino all’abitato di Carpegna le pendenze oscillano tra il 6 e l’8%, ma appena superato il paese la strada si inerpica con una pendenza media del 14%. Iniziano i 6 km di salita vera.
Dopo poco più di 2 km durissimi, la strada spiana per circa 400 metri, e giunti al termine del tratto percorribile liberamente con le automobili, troviamo il monumento a Pantani, un campeggio, una baita e una fontana per rinfrescarsi. Il “Cippo” è finalmente raggiunto a quota 1.020 metri.
Si oltrepassa la sbarra che preclude il transito alle automobili e la strada torna a salire decisamente, con un alternarsi continuo di pendenze dal 10 al 13%. Per più di 3 km i tratti dove riprendere fiato sono pochi, ma non appena usciti dal bosco le pendenze si addolciscono e dopo 300 metri la cima si può dire raggiunta. Si gode di una vista mozzafiato dalla Repubblica di San Marino fino al mare, ma anche del Monte Fumaiolo e del Monte Aquilone.
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Il Barbotto
“Spauracchio” della Gran Fondo Nove Colli per le pendenze arcigne del suo ultimo chilometro, misura km 5,5 con pendenza media del 6,9% e con un dislivello di 372 metri, è in grado di mettere in difficoltà anche ciclisti bene allenati. Da Cesenatico sono 43 i chilometri da percorrere, privi di asperità, per arrivare ai piedi del Barbotto, in località Mercato Saraceno.
Non fatevi prendere dall’entusiasmo, anche se la salita è inferiore ai 5 km, i primi 300 metri hanno una pendenza del 9-10%. Giusto il tempo di riprendere fiato gustando le morbide e ondulate colline attorno, ricche di campi coltivati e con vegetazione diradata e poi la strada torna a salire a “gradoni”, pendenze irregolari dal 6% al 10%. Si consiglia un rapporto agile 39×25 per non indurire le gambe prima del fatidico ultimo chilometro (lo “spauracchio”). I primi 400 metri sono al 14% e presentano 5 tornanti, poi “solo” un muro di fronte a voi al 18%.
Superato questo tratto ancora qualche mangia e bevi prima di trovare lo scollinamento.
Considerazioni: altre sfide potrebbero essere la 5 colli e la 9 colli (integrale), ma anche Montecopiolo (in provincia PU come il Carpegna) più volte percorso al Giro d’Italia.
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Da Cesenatico a Lido di Dante (MTB)
80 km pianeggianti con difficoltà medio-bassa: la sfida che vi proponiamo parte da Cesenatico e vi porterà attraverso i Lidi di Classe, Foce del Bevano, Lido di Dante e Lido Adriano, evitando il più possibile le strade asfaltate. Vi consigliamo quindi di portare con voi qualche camera d’aria o liquido sigillante in caso di forature.
Non è richiesta una preparazione particolare, il percorso è alla portata di tutti e se siete amanti delle “ruote grasse” (fat bike) questo percorso fa al caso vostro: sabbia, sterrati, radici, erba, saliscendi renderanno divertente questo percorso privo di difficoltà altimetriche. |
Montereale, Monteleone e Montecodruzzo (MTB)
In un alternarsi di sterrato ed asfalto, salite impegnative e ripide discese, potrete sfoggiare le vostre migliori doti tecniche. Saranno 39 i km per questa sfida con un dislivello di 556 m, attraverso un itinerario storico che non lascerà indifferenti anche i ciclisti più affaticati.
Si parte da Borello, poco distante da Formignano, dove, nel Museo del Villaggio Minerario, potrete rivivere la storia della produzione di questo territorio e degli uomini che resero possibile la creazione della “via dello zolfo”. Ci si dirige verso Montereale attraverso le colline che circondano Cesena con la strada in ascesa regolare fino ad Ardiano, dove saranno poco meno di 15 i km percorsi.
Discesa ripida di circa 2 km e la strada si impenna nuovamente attraverso uno scenario mutevole, tra stretti calanchi, floridi boschi e ampi panorami. Si raggiungerà quota 425 m slm in località Montecodruzzo. Da qui potrete perdere lo sguardo verso il mare o le colline circostanti.
Il ritorno a Borello sarà una passeggiata, si scende fino a Gualdo e poi si segue per Borello.
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